CENTRO STUDI prof. ing. ANGELO SPIZUOCO
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controllo e monitoraggio energia elettromagnetica
Introduzione
Negli
ultimi anni, l'utilizzo di sistemi di telecomunicazioni basati su collegamenti a
radio-frequenza ha richiesto l'installazione di numerosi apparati emittenti,
anche e soprattutto in ambiente urbano, aggravando il problema
dell’inquinamento elettromagnetico.
La
fondamentale differenza tra l’inquinamento elettromagnetico e quello di tipo
industriale, consiste nel fatto che le imprese del settore di
teleradiodiffusione e telecomunicazione hanno bisogno di immettere il campo
elettromagnetico nelle aree urbane come parte integrante del loro prodotto, con
l’ulteriore problema che l’esposizione ai campi elettromagnetici non è
facilmente percepibile, ed è quindi “inconsapevole”.
Uno degli aspetti più critici nella valutazione dell'impatto ambientale delle sorgenti di campi elettromagnetici a radio frequenza e, conseguentemente, dell'esposizione umana consiste nel rapido sviluppo delle reti per telefonia mobile. Infatti gli impianti radiobase vanno ad aumentare l’inquinamento elettromagnetico in zone che sono già interessate dai campi creati dagli impianti di teleradiodiffusione, con casi classici di installazione su edifici di civile abitazione e interessamento diretto, cioè all’interno del lobo di radiazione principale, di edifici circostanti con altezze dal suolo paragonabili con quella delle antenne, che coprono un angolo di circa 120° sul piano orizzontale ed hanno un lobo principale piuttosto stretto e diretto a 0° sul piano verticale.
Si
rende pertanto indispensabile la creazione di una rete quanto più capillare
possibile di sensori di campo elettromagnetico, dedicata al monitoraggio delle
intensità di campo su tutta la banda di frequenze utilizzate, che viene
schematizzata di seguito, limitatamente alle sorgenti principali:
0-2
MHz Comunicazioni VLF e trasmissioni AM
2-30
MHz Comunicazioni HF e radioamatori
57-88
MHz Televisioni VHF (bande I e II)
88-108
MHz Trasmissioni FM
144-162
MHz Comunicazioni mobili VHF e radioamatori
174-223
MHz Televisioni VHF (banda III)
450-470
MHz Comunicazioni mobili UHF
470-590
MHz Televisioni UHF (banda IV)
614-838
MHz Televisioni UHF (banda V)
890-915
MHz Telefonia cellulare
1710-1785
MHz Telefonia cellulare
1000-3000 MHz Ponti radio, satelliti
Il
sistema di monitoraggio proposto si basa su tre componenti principali: